Le anomalie del piumaggio risultano essere una delle cause più frequenti di consulto medico veterinario da parte di un proprietario di pappagalli. Le alterazioni di piume e penne osservate più comunemente sono:
- Distrofie;
- Discromie;
- Cisti follicolari (o Lumps);
- Autodeplumazione;
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La struttura fisiologica del piumaggio
Strutturalmente, le piume e le penne risultano essere un’appendice dell’apparato tegumentario degli uccelli. Sono composte da filamenti micro- scopici compattati, incorporati in una matrice di cheratina, prodotta nel- l’epidermide. Sia la penna che la piuma prendono origine da un’invaginazione cutanea, il follicolo, alla cui base si forma una protuberanza, il germe o rudimento della penna.
Nel germe della penna è possibile distinguere un epitelio esterno, epitelio del germe, e una parte centrale connettivale riccamente vascolarizzata, la papilla del germe. Da quest’ultima origina ogni nuova penna. Mentre la penna cresce, rimane arrotolata in una forma tubolare attorno alla papilla dermica fino a quando non viene spinta lontano dall’area di crescita. La forma tubulare è mantenuta da una guaina protettiva, composta dallo stesso tipo di cheratina che compone il calamo (vedi in seguito), che progressivamente si disgrega e cade, lasciando il posto alla penna neoformata che sarà libera di assumere la sua forma definitiva.
Come vedremo in seguito, questo processo può subire delle alterazioni in alcune patologie dei pappagalli. Nella penna si distingue una parte in- fissa nella cute, il calamoed una parte che sporge esternamente, formata da rachidee vessillo. Il calamo presenta un solco interno ed ha funzione di sostegno. Il vessillo è costituito dall’insieme delle barbe fornite di barbule. Le barbe si attaccano in coppia ai due lati del rachide, formando con esso un angolo acuto. Queste ultime, in base alle loro caratteristiche, determinano la differente struttura tra piume e penne.
Tipologia di penne
Esistono 7 tipi di strutture che includono le remiganti, lunghe, rigide ed asimmetriche che sono le penne delle ali atte al volo; le timoniere che fanno parte della coda e consentono ai pap- pagalli di spiccare correttamente il volo, di mantenere il corretto equilibrio sul posatoio e fungono appunto da timone mentre gli animali sono in quota; le penne di contornoche rivestono il corpo dei pappagalli e consentono loro l’impermeabilizzazione.
Inoltre gli permettono di comunicare correttamente con i propri conspecifici, assumendo colorazioni tipiche della specie di appartenenza. Particolari tipi di penne di contorno sono le copritrici che svolgono un ruolo di copertura, ricoprendo la base delle remiganti e delle timoniere. Non hanno alcun ruolo diretto nel volo. Esistono inoltre le semipiume che hanno la stessa struttura delle penne di contorno, dalle quali sono per lo più mascherate. Esse hanno sviluppato un rachide centrale ma senza uncini nelle barbule, creando una struttura piumosa isolante che, insieme alle piume propriamente dette (che presentano struttura simile alle semipiume ma con rachide molto poco sviluppato o assente) consente agli uccelli di termoregolarsi correttamente. Le piume propriamente dette, sono inoltre le strutture che ricoprono il corpo dei pulli, generando il cosiddetto piumino. Gli ultimi due tipi di penne sono le filo- piume e le setole .
Le prime sono le piume più piccole e con una struttura simile a quella dei capelli, hanno poche e corte barbe o barbule e funzionano come i baffi dei mammiferi, percependo la posizione delle altre penne grazie al loro follicolo dotato di numerose terminazioni nervose. Le seconde sono il tipo di penna più semplice, con un rachide rigido che di solito è privo diramazioni di barbe. Sono situate soprattutto alla base del becco e sopra gli occhi e presentano funzione prettamente tattile.
Distrofia
Per distrofia del piumaggio si intende un’alterazione morfologica a livello di piume o penne. Le principali manifestazione distrofiche che possiamo osservare nel piumaggio dei pappagalli sono:
- Alterazioni dell’accrescimento;
- Alterazioni della struttura;
- Aumentata fragilità;
- Costrizioni circonferenziali del cala- mo della penna;
- Emorragia alla base del follicolo;
- Ritenzione della guaina;
Le principali cause di queste manifestazioni patologiche sono da imputare a malattie infettive di origine virale, come il Circovirus, agente eziologico responsabile della cosiddetta PBFD (malattia del becco e delle penne), il Polyomaviruse l’Herpesvirus, probabilmente responsabile della feather duster (importante alterazione dell’accrescimento delle penne) negli ondulati (Melopsittacus undulatus). Questi agenti patogeni causano distrofia del piumaggio in quanto vengono riscontrati a livello delle cellule staminali che rivestono il germe della penna (motivo per il quale la diagnosi di queste patologie virali può essere eseguita anche tramite una PCR su penne), impedendone in questo modo il corretto accrescimento e creando le cosiddette costrizioni circonferenziali a livello del calamo (aree di necrosi) che si rinvengono come anelli scuri intorno al rachide ed al calamo. Le distrofie del piumaggio possono anche essere collegate a carenze vitaminiche, come l’ipovitaminosi A, a carenze di sali minerali tra cui zinco, calcio, ma- gnesio, manganese e selenio ed a carenze di amminoacidi come l’arginina.
Discromie
Per discromia si intende qualsiasi tipo di alterazione della pigmentazione di piume e penne. La colorazione del piumaggio nei pappagalli dipende principalmente da due fattori:
- Struttura delle penneche influenza il passaggio e la riflessione della luce;
- Pigmenticome melanine, porfirine, xantofille e psittacofulvine;
Di conseguenza, qualsiasi condizione patologica che determini alterazione di struttura o pigmentazione del piumaggio, può portare a discromie. La causa più comune di discromie è la malnutrizione. Le carenze nutrizionali possono influire sia sulla struttura delle penne che sulla pigmentazione. Carenze di vitamine, minerali ed am- minoacidi essenziali possono alterare enormemente la fisiologia del piumaggio. L’acromatosi (perdita di colorazione) delle remiganti primarie è stata riscontrata nelle Calopsite (Nymphicus hollandicus) alimentate con diete carenti di colina o riboflavina. Altre cause di discromia includono epatopatie, intossicazioni croniche da metalli pesanti, alterazioni genetiche, ipotiroidismo, neoplasie (ad es. tumori ipofisari), somministrazione di farmaci (ad es. tiroxina, fenbendazolo), malattie infettive come Circoviruse Polyomavirus.
“Barre da stress”
Un particolare esempio di discromia è rappresentato dalle cosiddette barre da stress. Queste si manifestano come alterazioni cromatiche perpendicolari al rachide delle penne, di solito sotto forma di linee trasversali nere. Sono collegate all’aumento di corticosteroidi, collegato a qualsiasi forma di stress (sia gestionale che comportamentale) a cui è sottoposto il pappagallo durante l’accrescimento delle penne. Si evidenziano molto frequentemente nei giovani allevati a mano, svezzati seguendo un regime alimentare non corretto.
Cisti follicolari (Ipopteronosi cistica)
Chiamate anche Lumps(termine in- glese che significa nodulo), sono malformazioni delle penne dovute ad un’alterazione dello sviluppo degli elementi costitutivi delle stesse sotto la cute. Molto comuni nei canarini. La penna non riesce a fuoriuscire dal follicolo, si avvolge più volte su sé stes- sa e cresce internamente. Si formano pertanto dei noduli il cui interno è co- stituito dalla stessa sostanza che com- pone le penne, cioè cheratina. Sono stati evidenziati diversi casi tra cui anomalie genetiche (soprattutto nei canarini), traumi, malattie infettive, carenze nutrizionali.
Autodeplumazione
Una delle problematiche più frustranti quando si parla di alterazioni del piumaggio è sicuramente la sindrome da autodeplumazione che si definisce come una condizione patologica nella quale i pappagalli tendono ad asportarsi penne e piume del proprio corpo. Si ritiene che questa manifestazione possa avere diverse cause scatenanti che alla fine creano una vera e propria patologia del comportamento, spesso di difficile risoluzione.
Questa sindrome, alle volte, può arrivare ad essere particolarmente grave, portando i pappagalli anche ad automutilarsi ed infliggersi lesioni cutanee anche molto estese. Alcune delle patologie che possono essere all’origine della sindrome da autodeplumzione sono tutte le alterazioni del piumaggio citate sopra, le malattie infettive, parassitosi come Giardia spp., intossicazioni da metalli pesanti, epatopatie e qualsiasi altra condizione morbosa che determini una situazione di disagio nei nostri pappagalli. Nella maggior parte dei casi, però, l’autodeplumazione nei pappagalli ha una genesi squisitamente comportamentale e risulta scatenata da traumi in età infantile, squilibri della sfera sessuale e scarsità di stimoli specie-specifici, motivo per cui risulta molto più rappresentata nei soggetti allevati a mano.
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